ART BEAT puntata n°1 e l’artista della settimana Liam Kelly

Ciao a tutti come sapete la mia trasmissione Art Beat ha cambiato forma e medium, non più radio ma video e social da facebook e dal blog vi parlerò ogni settimana di un artista.

Questa settimana vi racconto di Liam Kelly uno scultore irlandese molto talentuoso.

Nato ad Achill, un’isola nella contea di Mayo nell’Irlanda del sud, dopo tanti anni vissuti in Inghilterra ora vive e lavora di nuovo nella sua terra natìa. Giovanissimo consegue un Diploma in hotel e catering management ed emigra in Inghilterra dove gestisce ristoranti, bar e locali notturni per molti anni. Tornato nella sua isola nativa Achill a fine anni novanta scopre il bogwood, un tipo particolare di legno fossile che usa come mezzo per esprimere la sua creatività e da cui comincia la sua carriere di scultore.

Ho conosciuto Liam 4 anni fa durante il vernissage di una mostra collettiva a Bray chiamata “Memories” curata dalla Signal Art Center in collaborazione con Tony Clarke e me. Da quel momento siamo diventati amici e insieme abbiamo collaborato e partecipato a tante collettive in Irlanda e in Italia.
Liam è uno scultore davvero interessante perché originale è il processo creativo che lui stesso ci spiega in questa piccola intervista che gli ho fatto tramite mail.

Osservando la forma e il movimento che egli dà alle sue sculture, che raccontano la storia della sua terra a cui è molto legato si capisce chi è Liam Kelly e cosa significa per lui scolpire e fare arte.

Cinque domande cruciali alle quali mi ha risposto così:

Q.1. Come procedi nell’elaborare le tue sculture?
IL Bogwood si trova principalmente quando si taglia l’erba e si drena il terreno. Nelle paludi in cui viene estratta la torba, i tronchi emergono e vengono trasportati dalla torba con gli escavatori meccanici fino al bordo della palude: questo è il legno che poi raccolgo e qualche volta scavo. Prendo quindi questo legno e lo porto al mio laboratorio dove lo deposito in una parte del capannone che è aperta a essiccare, questo processo può richiedere un lungo periodo di tempo che dipende dalle dimensioni del legno . Quando è asciutto prendo un pezzo e passo il tempo a guardarlo da diverse angolazioni. Non comincio mai a pensare di creare un uccello, un animale o qualcosa in particolare, poiché il legno mi dà il risultato finale: La scultura. Il tronco con la sua forma mi suggerisce l’immagine da realizzare e per la quale scolpire..

Quindi procedo lavorando il legno utilizzando prevalentemente scalpelli per poi rifinirlo con carta di sabbia molto fine. Ogni pezzo è poi lucidato con cera d’api chiara che mette in evidenza il colore naturale del legno. Ogni scultura ha la sua personalità. Cerco di catturare una bellezza diversa dalle nozioni popolari e standard. La maggior parte delle mie sculture inoltre, sono influenzate dalla mitologia e dalla storia irlandesi.


Q.2.Perchè il bogwood e non altro tipo di legno o pietra?
Il bogwood e le boglands (paludi) mi hanno affascinato fin da giovanissimo, soprattutto a causa della loro antica origine, datata circa 9.000 anni.

Il bogwood che invece uso al momento è ora carbon fossile e ha 4.000 anni. Le paludi conservano strato su strato millenni di storia. I vari artefatti scoperti nel tempo sono indicativi di chi e cosa è il popolo irlandese.

Molte leggende folkloristiche circondano le paludi di Achill e riguardano specialmente le ore della notte.

Si diceva (e forse ancora è così) che quando la nebbia avvolgeva la palude e la fiamma blu (colore generato dall’elettricità statica) ballava sulla superficie al crepuscolo, quello fosse un segno sicuro che “la piccola” gente stava preparando la cena. Sin dai tempi pià antichi si diceva che la possente maestosa quercia possedesse poteri mistici e rappresentasse la verità, la conoscenza e la forza. Per alcuni era la porta d’accesso ad un altro mondo, mentre altri credevano che tenesse il male lontano.

I suoi rami sono lunghi e le sua radici ancora di più.

Q.3.Cosa è l’Arte per te?
L’arte per me assume molti significati e facce: 1. L’arte è un modo è per unire la gente ed è condivisione di sentimenti, strumento indispensabile per la vita e il progresso verso il benessere degli individui e della comunità. 2. L’arte riempie uno spazio inel modo più bello. 3.L’arte porta la quiete dopo il caos. 4. L’arte è una medicina che crea una bella abitudine, una bella dipendenza. 5. L’arte ci permette di ritrovarci e di perderci allo stesso tempo. 6. L’arte è il modo più intenso d’esprimere l’individuo che il mondo abbia mai conosciuto.

Q. 4. Cosa suggeriresti ai giovani che vogliono diventare Scultori?
Vorrei consigliare di andare in Accademia e conseguire una laurea in Belle Arti. Quindi di lavorare tantissimo fino a sviluppare il proprio stile e trovare la propria tecnica. Non perdere mai individualità, non copiare, ma lasciarsi influenzare. Rompere le regole di quello che si pensa che le regole della scultura siano. Mai smettere di imparare e prendere tutti i consigli che vengono dati gratuitamente. Sono un autodidatta e non credo che avrei mai potuto raggiungere nulla se non rompendo le regole almeno una volta al giorno.

Ho appena aperto una nuova galleria e mi concentrerò principalmente su questa per i prossimi mesi. Sto inoltre elaborando un progetto per la Irish Art Society e molti lavori commissionati da realizzare.

La cosa che pià mi ha colpito della poetica di Liam Kelly è il suo amore per le sue origini e la sua terra.

Sono fermamente convinta che solo se si amano le propire tradizioni e la propria cultura si può comprendere e rispettare le altre diverse dalle nostre. Chi rispetta e conserva la propria identità può a sua volta ricevere rispetto e condivisione. L’unione pacifica e virtuosa dei popoli può esistere solo se si rispettiano e comprendono  reciprocamente.

 

Liam otre ad essere un bravo e originale scultore sa anche organizzare molto bene eventi e spettacoli in virtù della sua competenza come manager di strutture ricettive,: savoir faire e talento che lo hanno sempre sostenuto e portato a realizzare i propri sogni.

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