Pianoforte, bel canto e arte visiva: CHIARA GALIOTO

Oggi Robyan Blog vi parla di un’artista eclettica che si esprime sia con la musica che con l’arte visiva, lei è la foggiana Chiara Galioto:

Chiara Galioto

Classe 1986, dopo la maturità scientifica Chiara, si laurea con lode in Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Foggia.

Diplomatasi anche in Pianoforte presso il conservatorio “Nicola Sala” di Benevento e in Canto presso il conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze, dal 2014 collabora come soprano solista con l'”Ensemble San Felice” diretto da Federico Bardazzi e dal 2016, fa parte del Coro della cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini” diretto da Lorenzo Donati.

Attualmente si sta perfezionando con Michael Aspinall,

ha inoltre registrato per Classic Voice, Bongiovanni e Brilliant Classics.

Ultimamente unisce la musica e l’arte con l’insegnamento come docente di Disegno e Storia dell’arte e della Musica.

 

Per farvela conoscere meglio, le ho posto alcune domande sulla sua storia artistico/professionale:

Alcune performances canore di Chiara

R.) Noi due ci conosciamo dai tempi dell’Accademia di Belle Arti di Foggia, abbiamo anche fatto una collettiva insieme, non sapevo che frequentassi anche il Conservatorio, raccontami un po’ com’è nata la tua passione per il canto e il pianoforte…

  1. C.) Ho iniziato a suonare la tastiera a 4 anni. Frequentavo una scuola di musica per bambini che utilizzava il metodo Yamaha. A 6 anni, per volere dei miei genitori, ho cominciato a studiare il pianoforte e successivamente mi sono iscritta al Conservatorio. Il mio percorso di studi non è stato sempre facile; molte volte ho pensato di abbandonare perché, secondo alcuni insegnanti, non ero abbastanza dotata. In quegli stessi anni, comunque, ho scoperto che mi piaceva cantare. Facevo parte come soprano del coro “Leonardo Murialdo” di Foggia, diretto da Antonio Forchignone, ci esibivamo spesso, eseguendo brani polifonici o con accompagnamento orchestrale, anche di grande difficoltà.

Ricordo con piacere le emozioni che il canto corale ha saputo regalarmi: mossa da questa nuova passione, due mesi prima di diplomarmi in Pianoforte, ho sostenuto l’esame di ammissione al corso di Canto lirico presso il conservatorio “Umberto Giordano” di Foggia e ho iniziato così questo nuovo percorso di studi a 24 anni, un’età considerata da molti cantanti, già avanzata. Dopo quattro anni, ho realizzato il progetto di andare a vivere da sola e mi sono trasferita a Firenze, dove mi sono diplomata in Canto presso il conservatorio “Luigi Cherubini”.

Ho sostenuto poi le prime audizioni e iniziato a dare concerti come solista e in Ensemble.

Chiara durante un assolo

R.) Dal tuo percorso artistico si evince che ti esibisci soprattutto in Italia, ti piacerebbe esibirti di pià all’estero? Ci sono differenze, a tuo avviso tra il modo di gestire e valorizzare il tuo ambito musicale in Italia rispetto al resto del mondo?

C.) Ho avuto il piacere di esibirmi, insieme all’Ensemble San Felice, in Austria e in Slovenia: ho notato come nel resto d’Europa la musica classica sia più apprezzata ed eseguita che in Italia. Qui, come sai, la cultura non è sempre valorizzata come meriterebbe e per un giovane musicista emergere potrebbe richiedere sforzi notevoli, anche a causa di una certa tendenza, tipica del nostro Paese, a far gestire il mercato musicale da poche persone o associazioni. Sono tuttavia convinta, che, con la perseveranza si possano ottenere importanti risultati.

 R.) L’arte visiva e la musica sono due mezzi espressivi che usano linguaggi diversi anche se contigui, con quale dei due riesci a tirar fuori meglio il tuo mondo interiore?

C.) Sia il disegno, la pittura che la musica, sono sempre state una parte fondamentale della mia vita: mi hanno sempre accompagnato dando senso alla mia esistenza. Non ho un mezzo espressivo preferito: per me la pittura è un atto essenzialmente intellettuale, che richiede anni di studio, perché il colore va capito e dominato. Il canto è espressione del corpo e dell’anima, mette in gioco la propria fisicità. Bisogna imparare la respirazione e la tecnica prima di riuscire a trasmettere le proprie emozioni. Cantare richiede un grande sforzo fisico e mentale.

Alvune opere di Chiara

R.) Cosa consiglieresti ai ragazzi che volessero intraprendere il tuo stesso percorso di formazione?

C.) La determinazione e lo studio, nel campo dell’arte, sono fondamentali, non bisogna mai lasciarsi abbattere o pensare di smettere se ci s’imbatte in ostacoli e delusioni, che del resto fanno parte della vita, specie quella artistica.

Una delle registrazioni in cui è presente Chiara : Officium Sancti Miniatis – dall’Antifonario Arcivescovile di Firenze – Coro Veri Galilaei – Enzo Ventroni . Ensemble San Felice – Federico Bardazzi, pubblicato da Bongiovanni

R.) Progetti futuri?

C.) Sono all’inizio del mio percorso: continuerò a studiare e a sostenere audizioni e concorsi. Mi piacerebbe ampliare le mie possibilità artistiche sia in Italia che all’estero.

Effusum Est Nomes Eus: locandina dell’assolo di Chiara accompagnata da Annalisa Carone al clavicembalo, in occasione delle Celebrazioni per i 600 anni della Fondazione “Venerabile e Nobile Compagnia di San Nicolè di Bari detta del Ceppo” a Firenze

Chiara ha molto talento e un’intelligenza acuta dotata di grande ironia, durante le esperienze artistiche che abbiamo condiviso in passato, ho apprezzato soprattutto il suo garbo e la sua professionalità, l’entusiasmo con cui intraprende i suoi progetti e coltiva le sue passioni.

Se seguite il mio blog, vi sarete ormai resi conto di quanto siano comuni le istanze degli artisti italiani di cui ho scritto: tutti lamentano lo scarso interesse delle istituzioni alla cultura, atteggiamento che rende sempre più complicato l’emergere delle eccellenze in un ambito che dovrebbe, nel nostro Paese, essere prioritario – internet ci permette di far conoscere a costo zero questi talenti, i blog come il mio hanno questa mission.

Chi è della zona e volesse sentire Chiara, può trovarla qui il 9 giugno prossimo:

“Beata Umiliana de’ Cerchi£ Donna della carità – Basilica di Santa Croce (Fi), sabato 9 giugno 3028 ore 21,15 – Chiara si esibirà tra le voci soliste

Il Robyan Blog i è seguitissimo nonostante io non abbia sponsorizzato nessuna pagina e con l’impegno ulteriore di tradurre in inglese alcuni di questi articoli (non tutti ahimè, per mancanza di tempo), posso stimare una percentuale altissima di stranieri interessati rispetto agli italiani: sarebbe curioso capire le motivazioni di questa disparità di attenzione che poi evidentemente si traduce anche a livello istituzionale, siamo forse noi un popolo…?

Mi auguro tanto di no.

Roberta Fiano

 

 

 

 

 

IRENE GIANCRISTOFARO: Versatilità e passione

Bentrovati amici del Robyan Blog, quest’anno porterò alcune novità, tra le quali una rubrica dedicata a chi si occupa di cultura, cercando di tracciare un profilo umano e professionale secondo il mio punto di vista.

La prima “cavia” è Irene Giancristofaro, amica dei tempi dell’Università con la quale negli ultimi anni sto collaborando anche professionalmente: amicizia e stima che voglio raccontare in questo breve articolo.

Irene nasce a Lanciano in provincia di Chieti, dove risiede e lavora.

Dopo una laurea in Psicologia conseguita all’Università “La Sapienza” di Roma nel 1995, vari corsi di formazione a livelli provinciale, regionale e nazionale, tra cui un Master in Psicologia di Comunità, presso la Società di Servizi per la formazione Artemide – Ecopoiesis e il corso in “Fondamenti di Analisi della Domanda nella consulenza organizzativa ed individuale”, presso l’ SPS Studio di Psicosociologia a Roma, si dedica all’attività di consulenza, progettazione e gestione delle risorse umane.

Dal 2008 comincia a collaborare con diverse testate giornalistiche locali, occupandosi di cultura e oggi scrive per Lanciano 24 e la webzine Ecstrarte, oltre a collaborare per la compagnia teatrale de “Il Piccolo Resto” e l’associazione culturale L’Altritalia.

Grazie ai social ci siamo ritrovate virtualmente (anche se siamo sempre rimaste in contatto telefonico ed epistolare nel corso degli anni), scoprendo subito di avere un obiettivo comune: promuovere la cultura in ogni sua forma, per questo   le ho chiesto di collaborare con la webzine di Ecstrarte, l’associazione artistica di cui sono stata vice – presidente.

Da un po’ di mesi, ogni tanto pubblico dei suoi articoli anche sul mio blog, che trovate facilmente nella categoria teatro, cinema e danza.

Ricordo ancora i tempi in cui abbiamo condiviso l’appartamento a Roma da studentesse, le serate a parlare di arte, musica, teatro, cinema, letteratura e persino politica.

Si risparmiava per andare a vedere gli spettacoli teatrali dei nostri idoli: Gigi Proietti, Luca de Filippo, Carmelo Bene (che ci fece un bidone, mandando a monte lo spettacolo, (l’ultimo di quella stagione) impedendoci di assistere alla sua performance!),  il nostro cantante preferito Enrico Ruggeri (che si sarà pure spaventato nel vedere il nostro entusiasmo, mentre cantavamo tutti i suoi testi da sotto il palco!) il cinema da Batman alla trilogia di Kieslowski fino a Fritz Lang, i locali alternativi e underground della Roma anni ’80 – ’90 (lei meno, la più mondana e punk ero io): anni vissuti intensamente, che resteranno per sempre impressi nella memoria.

Di Irene mi è sempre piaciuta la sua allegria e ironia, la capacità di giudizio e la serietà con cui intraprende ogni cosa che fa: ha una risata contagiosa e non sa nascondere i propri sentimenti perché è molto espressiva, oltre ad avere una grande disponibilità all’ascolto.

Molto competente e scrupolosa , Irene sa comunicare anche la forza emotiva di ogni evento che recensisce: i suoi articoli si leggono tutti d’un fiato!

La nostra amicizia e le ore passate insieme durante “gli anni di Roma”, sono state un arricchimento reciproco e, come ci siamo dette tante volte, hanno reso quelle ragazze, le donne che siamo oggi.

Roberta Fiano